In pittura, per deformare il corpo umano è necessario conoscere perfettamente le regole anatomiche: lo sapevano i manieristi come Pontormo o Rosso Fiorentino, ma anche Paul Cadmus, il geniale pittore satirico americano che venerava i maestri rinascimentali del disegno.
Dalla stessa consapevolezza nascono le “trasgressioni” di Patrizia Comand, autrice di dipinti surreali e visionari. Un suo ulteriore modello potrebbe essere il simbolista Moreau per la maliziosa eleganza di certi nudi femminili: il filo conduttore delle opere in mostra è in effetti la donna, ora impegnata in acrobazie notturne rese improbabili dalla pinguedine delle forme, ora alle prese con sguscianti creature marine, ora danzante tra pesci e “bagni misteriosi”, due tipiche ossessioni surrealiste, raccontate con una sapiente dose d’ironia. |